L’Ue sospende il rinnovo dell’autorizzazione del Glifosato

L’Unione Europea ha rinviato la decisione sul prolungamento dell’autorizzazione per il glifosato, un ingrediente di erbicidi utilizzato anche nel Roundup di Monsanto, a causa della divergenza di pareri sulla sua possibile cancerosità.

L’erbicida più diffuso al mondo infatti divide la comunità scientifica sul rischio di cancerogenicità.

Roundup Monsanto - erbicidi glifosatoIl glifosato è stato definito lo scorso anno dallo IARC (International agency for research on cancer), l’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Oms, sicuro cancerogeno per gli animali e fortemente a rischio anche per l’uomo. Mentre l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) è di parere opposto e per questo è accusata delle associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica che stanno conducendo una campagna contro l’uso del glifosato.

La questione sarà di nuovo sul tavolo del prossimo Comitato europeo in programma il 18 e 19 maggio. La decisione di rinvio appare come una ritirata strategica finalizzata a “costruire un consenso”, dopo il parere contrario espresso da Italia e Francia, e da diversi gruppi politici del Parlamento europeo, dai Socialdemocratici ai Verdi, fino alle Ong.

In Italia hanno detto ‘no’ al glifosato i ministri per le politiche agricole Maurizio Martina, per la salute Beatrice Lorenzin e per l’ambiente Gian Luca Galletti e le associazioni ambientaliste. Greenpeace ha affermato che i governi dovrebbero opporsi alla estensione dell’autorizzazione “almeno finché resta incertezza sui rischi che pone“.

Le organizzazioni agricole hanno messo invece le mani avanti: “In una situazione di forti importazioni low cost – ha detto Coldiretti – è necessario che l’eventuale divieto riguardi coerentemente anche l’ingresso in Italia e nell’Ue di prodotti stranieri con residui di glifosato”. Confagricoltura ha invitato alla prudenza. “Prima di togliere l’autorizzazione ad un erbicida come il glifosato servono certezze scientifiche, altrimenti si crea solo un danno ai produttori e all’ambiente”.

Con un comunicato la Monsanto, di cui il Roundup è il più importante prodotto della sua attività agro-chimica, afferma di essere “è in forte disaccordo” con la classificazione della Iarc, che indica il glifosato come “probabilmente cancerogeno per gli umani”.Monsanto ha fatto ricorso a un tribunale Usa contro l’agenzia.

 

 

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