Bergamo capitale mondiale dell’agricoltura e del diritto al cibo

Fonte: helpconsumatori.it

I temi della sicurezza alimentare e del diritto al cibo, già cruciali nell’esperienza di Expo Milano 2015, sono al centro anche della Presidenza italiana del G7. In questo contesto, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Comune e l’Università degli Studi di Bergamo organizzano la conferenza “Obiettivo Fame Zero”, nel quadro dell’impegno per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’evento ha la funzione di lanciare pubblicamente i lavori della riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G7 che si terranno nel pomeriggio e l’indomani, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Tra gli ospiti del summit ci sarà la commissaria all’agricoltura e all’economia rurale dell’Unione Africana, Josefa Sacko, il commissario Ue Phil Hogan, il fondatore di Slow Food Carlin Petrini e i rappresentanti dell’associazione One Campaign fondata dal leader degli U2, Bono Vox.

Sono poi in campo esperienze di rilievo, dalla Fao all’Ocse, Ifad e World Food Programme, dall’Università degli Studi di Bergamo al Cesvi. “Solo con una maggiore consapevolezza e con un senso di cittadinanza più forte da parte di ciascuno, infatti, possiamo dare vita alla svolta necessaria”, ha aggiunto il Ministro.

In questo quadro, il Mipaaf promuove una serie di appuntamenti con focus specifici su temi cruciali come la sicurezza alimentare, il biologico, le azioni da intraprendere per raggiungere l’obiettivo fame zero, innovazione, ricerca, promozione e valorizzazione delle filiere e dei prodotti di qualità certificata, sviluppo sostenibile.

Si parte domani, 10 ottobre, con un dibattito dal titolo “Food, web e tutela del consumatore” per fare il punto su qualità e sicurezza dei prodotti organizzato dall’Ispettorato centrale repressione frodi e dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari. Un confronto internazionale tra i principali organismi di controllo dei Paesi del G7 per un potenziamento degli strumenti di contrasto alle frodi in campo agroalimentare. Proprio sul fronte di internet l’Italia si dimostra all’avanguardia grazie ad accordi siglati con le grandi piattaforme web per rimuovere i falsi prodotti di qualità certificata dagli scaffali virtuali, tutelando così il vero Made in Italy.

Mercoledì 11 ottobre, è in programma l’incontro “G7GI – Geographical Indications Conference”. Il “G7 delle Indicazioni Geografiche” è un momento di confronto fra le maggiori organizzazioni dei produttori delle IG dei settori Food, Wine e Spirits dei Paesi aderenti al G7 e di altre nazioni. Un vertice internazionale per delineare e condividere un documento strategico, da sottoporre a tutte le Istituzioni preposte, con obiettivi legati al riconoscimento del valore delle Indicazioni Geografiche nell’ambito agricolo, ambientale e commerciale; strumenti per la lotta alla contraffazione, produzione sostenibile e il rilancio dei negoziati internazionali per la tutela legale delle IG.

Mercoledì 11, giovedì 12 e venerdì 13 ottobre si svolgerà “Agrogeneration”, un evento del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e Future Food Institute dedicato all’innovazione della filiera agroalimentare, con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, organizzato in collaborazione con Vazapp. Tre giorni di incontri, approfondimenti e confronti con studenti, ricercatori, agricoltori, startupper, imprese, esperti del settore con l’obiettivo di creare occasioni di crescita collettiva. I temi principali che saranno trattati spaziano dal territorio (diffusione e tutela del Made in Italy e i valori delle filiere) all’importanza dell’educazione alimentare, fino ad arrivare al ruolo cruciale della ricerca.

Giovedì 12 ottobre sarà la volta di un evento dedicato al mondo del Bio: “Il biologico come modello di sistemi agricoli sostenibili – a 2 anni dall’expo l’attualità della carta del bio “il biologico nutrirà il pianeta”.

L’agricoltura biologica rappresenta l’unica innovazione in campo agricolo e alimentare dell’ultimo secolo basata sulla riscoperta di un approccio ecosistemico, socialmente inclusivo e sostenibile da un punto di vista economico e ambientale. Il suo successo globale è dimostrato dagli oltre 2 milioni di operatori in 164 Paesi che partecipano alla produzione di alimenti impiegando risorse locali, riducendo la dipendenza da fattori di produzione esterni e aumentando la propria resilienza nonostante i cambiamenti climatici. A due anni dalla condivisione della Carta del biologico in Expo Milano 2015 e a partire dalle esperienze dei Paesi del G7 e delle principali organizzazioni internazionali, si discuterà per definire una dichiarazione comune (Carta del biologico di Bergamo) che dia rilievo all’agricoltura biologica come strumento di trasformazione dei sistemi agricoli mondiali.

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