Caro carburante, ACU presenta un esposto alla Corte dei Conti: “indebito arricchimento da parte dello Stato”
La denuncia dell’Associazione Consumatori Utenti sulla speculazione sui prezzi dei beni di largo consumo
L’ACU dopo aver inviato la lettera PEC a tutti i Prefetti Italiani lo scorso 3 marzo rilevando la speculazione sui prezzi dei beni di largo consumo, oggi annuncia un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti, considerato che dall’aumento ingiustificato dei prezzi dei carburanti, lo Stato incassa le corrispondenti e conseguenti imposte.
Il reato ipotizzato è indebito arricchimento doloso, in quanto lo Stato è consapevole di quanto sta accadendo da settimane. Infatti, le recenti dichiarazioni pubbliche dei Ministri Cingolani e Patuanelli stanno proprio a dimostrare che anche il Governo è informato, ma ancora non fa nulla per i consumatori.
È indispensabile che Governo e Prefetture avviino puntuali monitoraggi sul trend dei prezzi – afferma Gianni Cavinato presidente di ACU -, anche con l’obiettivo di attivare gli accertamenti della Guardia di Finanza, laddove si evidenzino fenomeni di accaparramento lungo le singole filiere dall’importazione alla vendita al dettaglio.