Enel
Se hai un disservizio o un problema con Enel, fai subito reclamo e lo risolvi grazie al nostro supporto con la negoziazione paritetica gratuita, nota come conciliazione.
Come intestare e scrivere il reclamo
Mittente (intestario/a della bolletta) con indirizzo postale completo
Destinatari:
Per forniture energia elettrica maggior tutela: Enel Servizio Elettrico S.p.A.
- per posta a Casella Postale 1100 – 85100 Potenza
- fax verde 800900150
e per conoscenza a noi di ACU Associazione Consumatori Utenti, reclami@acu.it.
Si può utilizzare il modulo reclami disponibile online
Per forniture energia elettrica mercato libero: Enel Energia S.p.A.
- per posta a Casella Postale 8080 – 85100 Potenza
- fax verde 800046311
e per conoscenza a noi di ACU Associazione Consumatori Utenti, reclami@acu.it.
Si può utilizzare il modulo reclami disponibile online
Per forniture gas: Enel Energia S.p.A.
- per posta a Casella Postale 1000 – 85100 Potenza
- fax verde 800997736
e per conoscenza a noi di ACU Associazione Consumatori Utenti, reclami@acu.it.
Si può utilizzare il modulo reclami disponibile online
Che cosa si deve scrivere nel reclamo:
Va descritto con semplicità il disservizio riscontrato cercando di definirlo tra quelli sottoindicati (scegliendo se è il caso anche più voci dell’elenco), va avanzata la propria richiesta (per. es. rimborso di quanto pagato indebitamente, ecc.
Oggetto del reclamo: Lista dei possibili disservizi
- contratti: reclami e richieste relativi alle vicende del contratto, quali il recesso, il cambio di intestazione (perfezionamento e costi di voltura e subentro), le eventuali modifiche unilaterali laddove consentite;
- morosità e sospensione: reclami e richieste relativi alle procedure di morosità e all’eventuale riduzione di potenza, sospensione della fornitura e alla relativa riattivazione, interruzioni dell’alimentazione e cessazione amministrativa, nonché quelli sul corrispettivo relativo a morosità pregresse (Cmor);
- mercato: reclami e richieste sulle modalità di conclusione dei nuovi contratti, reclami relativi alle tempistiche dello switching e alle condizioni economiche proposte dal venditore in sede di offerte rispetto a quelle previste in contratto ed applicate;
- fatturazione: reclami e richieste relativi alla correttezza dei consumi e dei corrispettivi fatturati, all’autolettura, alla periodicità di fatturazione, inclusa la fattura di chiusura, all’effettuazione di pagamenti e rimborsi;
- misura: reclami e richieste relativi al funzionamento e alla sostituzione del misuratore (programmata o non programmata) o alla mancata effettuazione delle letture, incluso il malfunzionamento della telelettura, alle tempistiche e modalità di verifica del misuratore, alla ricostruzione dei consumi per malfunzionamento;
- connessioni, lavori e qualità tecnica: reclami e richieste sulle tempistiche di esecuzione delle prestazioni (connessioni, attivazioni, spostamenti con esclusione di quelli previsti dal Regolamento art. 1 comma 5 lettera c: ii. iii. iv. v.), sui costi indicati nei preventivi (con esclusione di quelli previsti dal Regolamento art. 1 comma 5 lettera c: i.), sulla continuità del servizio (con esclusione di quelli previsti dal Regolamento art. 1 comma 5 lettera c: vi.), e sui valori della tensione o della pressione di fornitura, nonché attinenti alla sicurezza;
- qualità commerciale: reclami e richieste riguardanti il funzionamento del servizio clienti, nonché la corresponsione degli indennizzi previsti dalla regolazione per le attività di vendita e di distribuzione con esclusione dei casi previsti dall’ art. 1 comma 5 lettera c: vii. Concernenti le richieste di risarcimento per danni conseguenti ad attività svolte dai distributori.
Quando Enel risponderà al tuo reclamo?
Enel è tenuta a rispondere entro:
- 40 giorni solari dalla data di invio del reclamo;
- 90 giorni solari dalla data di invio di richiesta scritta di rettifica fatturazione
- 20 giorni solari dalla data di invio di richiesta scritta di rettifica doppia fatturazione
Ma se Enel non risponde o se la risposta non Ti soddisfa, che cosa devi fare?
Devi fare la DOMANDA DI CONCILIAZIONE (NEGOZIAZIONE PARITETICA ADR), conferendo mandato a negoziare la definizione della controversia a ACU.
La procedura ADR può essere attivata da:
- Clienti Enel Energia S.p.A. e Servizio Elettrico Nazionale , titolari di contratti di fornitura di energia elettrica presso la propria abitazione e le relative pertinenze per uso domestico, nonché per altri usi presso condomini ove sono ubicate forniture per detto uso domestico, con potenza impegnata pari o inferiore a 15 kW;
- Clienti Enel Energia S.p.A., titolari di contratti di fornitura di gas presso la propria abitazione e le relative pertinenze per uso domestico, nonché presso condomini ove sono ubicate forniture per detto uso domestico, con consumo effettivo di gas nell’anno precedente l’avvio della procedura non superiore a 200.000 mc.
La Conciliazione paritetica, nota come conciliazione, è ’ un servizio gratuito che ACU offre al consumatore che Ti permette:
- Di risolvere in modo semplice, veloce e senza costi la Tua controversia;
- Bloccare richieste di pagamento da parte di Enel o di società di recupero crediti;
- Bloccare eventuali azioni (per es. disattivazione) sulla Tua fornitura da parte di Enel.
CHE COSA FA L’ACU
ACU inserisce la Tua domanda DI CONCILIAZIONE sull’applicativo (piattaforma elettronica)
Enel e la commissione di conciliazione formata dal conciliatore ACU e dal conciliatore Enel discute la Tua controversia, fino a trovare in tempi brevi una soluzione equa che Ti viene sottoposta. E’ Tua facoltà accettare o meno la proposta che Ti verrà presentata. Nel caso Tu non accettassi la proposta, viene stilato un verbale di mancato accordo.
Ma l’ACU fa tutto gratis ?
No, nel caso l’iter della pratica vada a buon fine l’Associazione riceverà dopo qualche mese un contributo dall’Ufficio della Pubblica Amministrazione di competenza, il cui fondo viene alimentato esclusivamente da una parte delle sanzioni comminate dalle Autorità alle aziende che non rispettano le leggi.
Nel caso specifico di Enel il contributo è di € 60,00. Se invece la pratica di conciliazione non va a buon fine, ACU non riceve alcun contributo.