Contro il biogas
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Roma- Oltre seimila manifestanti hanno protestato contro il nuovo progetto Ama che prevede l’ampliamento dell’ecodistretto di Rocca Cencia attraverso un impianto a biogas.
Comitati, associazioni, scuole, famiglie: tutti in strada. Un fiume in piena contro le decisioni assunte dai vertici in completa assenza dei cittadini, destinatari di scelte incomprensibili. La primavera del 2015 verrà ricordata come una delle più imponenti manifestazioni che il versante dell’Est romano abbia mai organizzato, tanta era la rabbia dei cittadini stanchi di non essere ascoltati.
I residenti di Rocca Cencia e i cittadini dei quartieri di Roma Est, da Castelverde a Colle del Sole, da Lunghezza a Villaggio Prenestino, da Ponte di Nona a Pratofiorito, si sono dati appuntamento, sabato 21 marzo, su una delle arterie più importanti di Roma, la via Prenestina, dove hanno sfilato fino a raggiungere lo stabilimento di Rocca Cencia. Sacchi neri dell’immondizia, mascherine e slogan inequivocabili, grandi e piccini hanno scandito a gran voce le loro intenzioni e le proprie preoccupazioni sul progetto del biodigestore “sotto casa”.
Tutto il quadrante est di Roma ormai è una discarica a cielo aperto, sono tante, troppe le storie di inquinamento ambientale nel nostro territorio – dichiarano in un comunicato unificato il QRE, Konsumer e ACU (Associazione Consumatori Utenti) – Dai campi disseminati di rifiuti ospedalieri a Rocca Cencia e Lunghezzina, a fabbriche non a norma come la BASF di Case Rosse, solo per fare due esempi. Vogliamo un progetto di differenziazione dei rifiuti che sia sostenibile e non produca miasmi.
È impensabile infattil’idea di creare un biodigestore a Rocca Cencia, a pochi passi da abitazioni e case popolari, a pochi metri da un importante scavo archeologico come quello del Gabii, dove Università di tutto il mondo sono qui per studiare la nostra storia. Chiediamo al Sindaco Marino, primo Cittadino di Roma, garante della salute di tutti i Cittadini, di rivedere il progetto, di chiudere l’impianto AMA di Rocca Cencia e di iniziare un percorso e un’idea di gestione dei rifiuti condivisa con la popolazione e che non preveda ecomostri all’interno del territorio del Comune di Roma. La periferia EST è già messa a dura prova, noi cittadini vogliamo partecipare alle decisioni, che invece ci piombano addosso dall’alto, possiamo collaborare per trovare insieme le soluzioni”.
I manifestanti hanno avuto un’attenzione particolare per i “grandi assenti” invitati all’evento, si tratta di quelle figure istituzionali che dovrebbero stare accanto ai cittadini per sostenerli nella difficile battaglia della riqualificazione delle periferie: il presidente della regione Lazio Zingaretti, il sindaco Marino, l’assessore regionale alle politiche del territorio Civita l’assessore all’ambiente e rifiuti EstellaMarino, il presidente del municipio VI Scipioni, il presidente dell’A.M.A. Fortini. Tutti assenti. Al loro posto, in corteo, imperava la loro immagine su enormi tabelloni, a margine dei quali echeggiava la scritta “ASSENTE”. Ancora una volta le istituzioni erano assenti.
(di Maria D’auria)
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La Redazione ACU