Corruzione in oltre 25% delle Aziende Sanitarie

Fonte: ansa

In un’azienda su 4 c’è stato almeno un episodio di corruzione nell’ultimo anno. È quanto emerge da un’indagine condotta dal Censis sulla percezione dei Responsabili della prevenzione della corruzione di 136 strutture sanitarie nell’ambito del progetto “Curiamo la corruzione” coordinato da Transparency International Italia, in partnership con Censis, ISPE Sanità e RiSSC. I dati sono stati presentati nel corso della Seconda Giornata Nazionale contro la Corruzione in Sanità.

Gli interventi normativi e gli strumenti di prevenzione e contrasto hanno arginato ma non eliminato del tutto la corruzione, che nell’ultimo anno ha coinvolto il 25,7% delle Aziende sanitarie. La maglia nera va al Sud, dove le strutture in cui risulta almeno un episodio di corruzione sono il 37,3% del totale. Gli ambiti più a rischio risultano essere quello degli acquisti e delle forniture, le liste d’attesa e le assunzioni del personale. All’interno del sistema sanitario permangono ancora forti differenze tra Regioni e aree territoriali, sia nella qualità che nella quantità degli strumenti attivati.
“È un dato sconfortante perché la legge anti-corruzione è del 2012, siamo nel 2017, sono passati diversi anni, ci si aspettava un miglioramento più veloce”, spiega Davide Del Monte, direttore di Transparency International Italia. Le strutture sanitarie che hanno partecipato all’indagine sono state classificate in 4 gruppi, secondo un indice che valuta la percezione del rischio di corruzione. 24 strutture, pari al 17,6%, di cui ben 16 del Nord, si classificano nella fascia di rischio basso. Sono invece 20 le strutture sanitarie, cioè il 14,7%, che presentano una percezione di rischio alto, e tra queste 9 si trovano al Sud.

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