La società è fluida e la rana è bollita
ACU discute su una nuova strategia consumerista
Cominciamo a parlarne sabato 8 aprile 2017 a Milano alla Fabbrica del Vapore sala dell’Associazione Mascherenere in via Procaccini n. 4 dalle ore 10 alle ore 13 (MM5 – Fermata Monumentale).
Viviamo in un’epoca di profonde trasformazioni, si percepiscono già i primi effetti della 4a rivoluzione industriale-industry 4.0.
Dopo il vapore, l’elettricità e l’informatica arriva la digitalizzazione robotizzata della produzione manifatturiera, dei servizi e dei consumi, ovvero dell’intera società. Secondo diversi intellettuali l’intelligenza artificiale sarebbe alle porte.
Zygmunt Bauman, noto filosofo e sociologo di fama mondiale, ha definito Liquida la nostra società e Noam Chomsky, il fondatore della grammatica trasformazionale afferma che noi umani “non siamo scimmie, l’intelligenza del linguaggio è innata”.
E’ suo il testo che segue “Il principio della rana bollita”, che fa proprio al caso nostro:
Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano.
Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare.
La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda.
Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa.
L’acqua adesso è davvero troppo calda.
La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla.
Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.
Questa esperienza mostra che – quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta – sfugge alla coscienza e non suscita – per la maggior parte del tempo – nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta.
Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, ci accorgiamo che stiamo subendo una lenta deriva alla quale ci abituiamo.
Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone.
In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute.
I foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno altro che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.
Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i cervelli che non riescono più a discernere, a pensare con la loro testa.
Allora se non siete come la rana, già mezzo bolliti, date il colpo di zampa salutare, prima che sia troppo tardi!
Il consumatore dei tempi moderni non può definirsi soltanto come appartenere ad una categoria economica che tanto piace ai fautori del libero mercato, ma dovrebbe liberarsi dal giogo della sudditanza del consumismo individualistico, per riprendersi la propria identità di persona con la sua dignità.
Di certo la nuova frontiera del marketing si avvale delle scoperte che giornalmente vengono realizzate nel campo delle neuroscienze, tant’è che siamo tutti noi consumatori oggetto del “neuromarketing”.
L’articolo 2 della Costituzione Italiana ci aiuta concretamente nel ridefinire la nostra nuova strategia “La Repubblica garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.
Cominciamo a parlarne con
Gianni Cavinato – Presidente di ACU
Prof. Luciano Valle – Presidente dell’Associazione Etica Sviluppo Ambiente Adriano Olivetti
Intervengono
Marco Di Marco, Emilio Senesi, Roberto Spigarolo, Baye Diouf , Maurizio Merlotti