Nessun profitto sulla pandemia

Tutti hanno diritto alla protezione da COVID-19

È stata avviata l’iniziativa dei cittadini europei, a cui anche ACU ha aderito, per essere sicuri che la Commissione europea faccia tutto quanto in suo potere per rendere i vaccini e le cure anti-pandemiche un bene pubblico globale, accessibile gratuitamente a tutti e tutte.

L’Unione Europea ha concluso accordi con varie case farmaceutiche per rendere disponibili a tutti i cittadini europei i vaccini contro il Coronavirus; per raggiungere questo obiettivo i Paesi membri hanno messo a disposizione delle aziende farmaceutiche ingenti risorse di denaro pubblico. Ma, nonostante il forte coinvolgimento economico degli stati e dell’UE, una volta conclusi i trial clinici e approvato il vaccino/farmaco, questo rimane di proprietà privata delle aziende produttrici che per vent’anni avranno il monopolio del brevetto e potranno trattare con i governi da una posizione di forza.

Numerosi ricercatori, varie personalità del mondo scientifico e della cultura, insieme a molti movimenti progressisti europei, si sono mobilitati affinché sia garantito l’accesso universale ai vaccini e ai trattamenti e affinché sui brevetti non sia possibile alcuna speculazione a favore di interessi privati, ma sia esercitato un controllo pubblico. Il Sudafrica e l’India hanno avanzato all’OMC, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, la richiesta di una revisione/moratoria degli accordi TRIPs sulla proprietà intellettuale, almeno per quanto riguarda i trattamenti riferibili al Covid; la richiesta di una discussione con procedura d’urgenza non è stata accettata e il confronto è stato rinviato ai prossimi mesi, con ben poca possibilità di successo.

Di fronte a questa situazione, un gruppo di personalità europee, ricercatori e attivisti, ha presentato un’ICE, Iniziativa dei Cittadini Europei.
I cittadini dell’UE hanno il diritto di rivolgersi direttamente alla Commissione europea con un’iniziativa dei cittadini europei per proporre un atto legislativo concreto, e l’ ICE è lo strumento istituzionale attraverso il quale è possibile proporre una concreta modifica legislativa alla Commissione Europea. Una volta raggiunto 1 milione di firme in tutta europa, la Commissione è obbligata a prendere un’iniziativa in materia.

 

Anche Acu ha aderito alla Campagna Europea – Nessun Profitto sulla Pandemia e invita tutti a firmare la petizione sul sito  dell’ICE  o attraverso il sito della Campagna

 

Gli obiettivi specifici che presentati alla Commissione Europea sono:

  • garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro la COVID-19;
  • garantire che la legislazione dell’UE in materia di esclusività dei dati e di mercato non limiti l’efficacia immediata delle licenze obbligatorie rilasciate dagli Stati membri;
  • introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la condivisione di conoscenze in materia di tecnologie sanitarie, di proprietà intellettuale e/o di dati relativi alla COVID-19 in un pool tecnologico o di brevetti;
  • introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità insieme a licenze non esclusive.

 

Tra i primi promotori della petizione :

  • Vittorio Agnoletto, Medicina Democratica
  • Gino Strada, pres. Emergency
  • Silvio Garattini, Medico ricercatore, fondatore dell’Istituto Mario Negri
  • Don Luigi Ciotti, pres. Libera
  • Monica di Sisto, vice pres. Fairwatch
  • Riccardo Petrella, economista, Agorà degli abitanti della terra
  • Marco Bersani, resp. Attac italia
  • Raffaella Bolini, resp. Global Dialogue
  • Maria Bonafede, pastora valdese
  • Roberto Morea, pres. transform! Italia

Con la partecipazione straordinaria di Franco Cavalli, oncologo svizzero, già presidente dell’Unione Internazionale contro il Cancro.