Pellicce a ridotto impatto ambientale?

Fonte: UNI

L’UNI -Ente Italiano di Normazione- ha sottoposto alla fase di inchiesta pubblica preliminare due progetti di norma di competenza della Commissione “Cuoio, pelli e pelletteria”. Si tratta di una fase fondamentale che permette di vagliare preventivamente l’interesse del mercato sull’argomento proposto, prima di avviare l’effettivo iter normativo.

Il primo è il progetto “Cuoio – Criteri per la definizione delle caratteristiche di prestazione di pellicce a ridotto impatto ambientale” che specifica i requisiti minimi di prodotto e i requisiti minimi ambientali del processo produttivo che devono essere soddisfatti da una pelliccia per poter essere denominata a ridotto impatto ambientale, pelliccia ecologica, eco pelliccia o similari. La futura norma intende comunicare al consumatore la corrispondenza del prodotto a un processo rispettoso della tutela dell’ambiente e della salute del consumatore stesso.

Il secondo è il progetto “Cuoio – Requisiti per la determinazione dell’origine delle pelli da pellicceria” che definisce i requisiti necessari per determinare l’origine delle fasi di produzione delle pelli da pellicceria basate sul principio dell’ultima trasformazione sostanziale, secondo le regole non preferenziali dell’origine.

Le due (future) norme potranno essere un utile strumento di vantaggio competitivo dell’industria italiana per il loro valore aggiunto di trasparenza sul mercato: per la sostenibilità del processo di concia e tintura delle pellicce e per il conferimento dell’origine della produzione delle pelli da pellicceria.

Oltre a segnalare il proprio interesse a partecipare ai lavori di normazione, fino al 12 aprile 2016 (data di scadenza della fase di inchiesta) sarà possibile consultare le schede dei progetti e inoltrare i propri commenti tramite la banca dati UNI sui progetti in inchiesta pubblica preliminare.

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