Proteggersi dai pericoli dei raggi UV: i consigli dell’UNI
Fonte: UNI
Nei mesi estivi, le occasioni di esposizione al sole diventano più frequenti e capita spesso di abbassare la guardia e di essere meno attenti ai rischi che si corrono non proteggendosi in maniera sicura dai raggi ultravioletti. Tutti conosciamo gli innumerevoli effetti benefici che il sole ha sul nostro corpo e sulle ossa, bisogna però ricordare che un’esposizione prolungata degli occhi e della pelle ai raggi solari e una non adeguata protezione possono provocare effetti dannosi sia nel breve sia nel lungo periodo.
Per questo motivo UNI vuole porre l’attenzione su alcune norme che offrono ai consumatori le informazioni utili per evitare problemi, o almeno ridurli quanto più possibile, grazie all’utilizzo di occhiali da sole e di abbigliamento a norma.
Occhiali da sole
Con l’arrivo dell’estate, gli occhiali da sole diventano un accessorio indispensabile: che siano all’ultima moda, sportivi o vintage devono possedere caratteristiche protettive a norma per salvaguardare la perfetta integrità dell’occhio, come indica la norma di riferimento UNI EN ISO 12312 Parte 1 e Parte 2, sia per quanto riguarda le lenti che la montatura.
Innanzitutto le lenti montate devono essere in grado di assorbire le radiazioni pericolose prima che possano colpire l’occhio e produrre danni: non devono essere segnate da bolle, graffi e devono essere resistenti a rigature e abrasioni. Sulla montatura, che deve essere resistente a urti e a torsioni senza scheggiature, rotture e deformazioni, deve essere obbligatoriamente indicata la marcatura CE e il livello di protezione solare (da 0=bassa/nulla a 4=massima). Il livello di protezione è facilmente identificabile: le montature devono infatti riportare il numero della classe di protezione, eventuali pittogrammi esemplificativi (come nel caso di divieto di uso alla guida per la classe 4) e informazioni per l’uso (come nel caso di “Non adatto alla guida di notte” per le classi 2 e 3).
UNI consiglia di acquistare occhiali da sole solo in negozi specializzati, evitando di comprare da ambulanti e bancarelle spesso presenti in spiaggia e nei luoghi di vacanza, controllando che il prodotto acquistato sia accompagnato dal nome del fabbricante, dalle istruzioni per l’uso e dall’indicazione di conformità alla norma UNI EN ISO 12312.
Abbigliamento protettivo “anti UV”
Molti dei danni provocati alla pelle dall’esposizione al sole possono essere sensibilmente ridotti indossando capi di abbigliamento che filtrano i raggi solari, utilizzati fino a poco tempo fa solo da coloro che praticano sport estremi o da categorie di persone che svolgono lavori all’aperto, ma oggi sempre più indossati anche nel tempo libero. Il fatto che questi capi possiedano caratteristiche protettive ai raggi UV è provato dalla norma UNI EN 13758, che – tramite dei test di laboratorio – garantisce che i tessuti diano una protezione almeno pari al fattore UPF 40 (cioè una protezione che permette di esporsi al sole senza danni per un periodo 40 volte più lungo).
I capi di abbigliamento conformi alla norma si riconoscono perché marcati con il numero della norma, con la dicitura “UPF 40+” e con il pittogramma costituito da un sole giallo con un’ombreggiatura nera.
Sono inoltre accompagnati da alcune informazioni per l’uso: i capi non aderenti proteggono di meno, i capi bagnati proteggono di meno, la protezione diminuisce con l’usura, e – soprattutto – solo le parti del corpo coperte sono protette!