Raccolta differenziata

Fonte: Comunicato stampa UNI

A partire dal 1° giugno, per due settimane, UNI sottopone all’inchiesta pubblica preliminare un progetto per lo studio di una norma sui Waste Visual Elements, ossia gli elementi visivi identificativi dei contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. Questa fase del processo normativo permette di verificare il reale interesse del mercato (utilizzatori, operatori del settore e autorità) su questo argomento al fine di completare in maniera utile ed efficace i lavori di normazione.

Lo scopo della futura norma UNI è quello di facilitare e rendere univoca l’identificazione dei contenitori dedicati alla raccolta dei rifiuti al fine di migliorare la raccolta differenziata delle diverse tipologie di rifiuto urbano.

Ma come?

La norma intende definire i colori e gli ulteriori elementi di identificazione visiva per facilitare il riconoscimento del cassonetto giusto nel quale riporre la specifica tipologia dei propri rifiuti. In questo modo, grazie alla unificazione di forme, colori, scritte e icone, i cittadini potranno andare “a colpo sicuro” ovunque si trovino.

La raccolta differenziata non riguarda infatti solo i cittadini che vivono in una determinata città, ma anche tutte le persone che viaggiano per motivi diversi e che dovrebbero trovare in ogni luogo gli stessi elementi visivi che caratterizzano i contenitori per la raccolta di rifiuti ai quali sono abituati: uno stesso colore e una stessa icona indicheranno con facilità a un turista dove gettare plastica, vetro, oppure l’umido…

In questo momento in Italia i Comuni possono decidere autonomamente come organizzare la raccolta differenziata: a Milano, a Napoli e a Roma -tanto per fare un esempio- i colori dei cassonetti per raccogliere lo stesso tipo di rifiuto differiscono tra loro creando un caos multicromatico che mette in difficoltà le persone e penalizza -al tempo stesso- l’efficacia della raccolta differenziata. A Roma il cassonetto verde è sinonimo di indifferenziato mentre a Milano e Napoli accoglie solo ed esclusivamente il vetro. I romani gettano vetro plastica e metallo nel cassonetto blu che a Milano non esiste mentre a Napoli accoglie l’indifferenziato… C’è proprio bisogno di un po’ di ordine!

Per anni si è lavorato anche a livello europeo dove il CEN (Comitato europeo di normazione) ha messo a punto un progetto di norma del quale l’Italia è stata promotrice ma che purtroppo non è riuscito -seppure per poco- a ottenere il parere favorevole di almeno il 71% dei paesi membri CEN: introdurre norme tecniche europee che evolvono anche le abitudini e gli aspetti culturali è sempre difficile così come spiegare le evoluzioni migliorative ai 34 paesi membri del CEN.

 

Fino al 15 giugno 2016 (data di scadenza della fase di inchiesta) sarà possibile inoltrare i propri commenti tramite la banca dati UNI sui progetti in inchiesta pubblica preliminare inserendo il codice progetto UNI1601559 nella maschera di ricerca.

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