Risultati dei controlli sulla sicurezza degli alimenti in Italia
Fonte: salute.gov.it
Il Ministero della Salute, attraverso la Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione (DGISAN), è Punto di contatto nazionale per il PNI e coordina le attività di predisposizione del Piano e delle relative relazioni annuali. La Relazione annuale 2015 al PNI, è stata redatta sempre grazie anche al contributo e la collaborazione delle altre amministrazioni coinvolte: il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Istituto Superiore di Sanità, i Laboratori Nazionali di Riferimento per alimenti, mangimi e sanità animale, le Regioni e Province autonome, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, i reparti specializzati del Comando Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, le Capitanerie di porto e la Guardia di Finanza.
La sicurezza alimentare è uno degli obiettivi principali da perseguire al fine di garantire la tutela della salute del cittadino ed il Ministero della Salute, in qualità di autorità competente centrale, ha un ruolo di indirizzo e coordinamento per le Regioni e Province autonome e, in generale, per gli organi del Servizio Sanitario Nazionale (ASL e laboratori ufficiali), quotidianamente impegnati nello svolgimento delle molteplici attività finalizzate alla sicurezza degli alimenti.
La relazione annuale, pertanto fornisce un quadro di insieme dei risultati delle attività svolte direttamente sulle produzioni alimentari e di quelle relative ad altri ambiti di interesse che, direttamente o indirettamente, possono influenzare il livello di sicurezza delle produzioni agroalimentari e zootecniche. Tale principio è alla base del Piano Nazionale Integrato (PNI), che delinea l’intero Sistema dei controlli ufficiali in materia di alimenti, mangimi, sanità e benessere animale, sanità delle piante e ambiente.
L’insieme delle attività di controllo svolte da tali amministrazioni nell’ambito del PNI è descritto nella Relazione annuale al PNI per il 2015.
La relazione annuale al PNI è suddivisa in 5 capitoli relativi alle attività di controllo svolte, alle non conformità riscontrare, alle azioni correttive intraprese nei confronti degli operatori e per il miglioramento del controllo ufficiale e gli esiti del sistemi di verifica. La relazione si completa con il capitolo sulla valutazione e l’analisi critica dei risultati.
Solo per evidenziare alcuni dati relativi agli alimenti, si sottolinea come la sola l’attività di controllo ufficiale sulle attività di produzione, distribuzione e somministrazione di alimenti e bevande svolta nel 2015, dai servizi veterinari e di igiene degli alimenti delle ASL, abbia visto lo svolgimento di 639.904 tra ispezioni e audit, oltre al prelievo di campioni per un totale di 107.247 analisi. Le non conformità hanno dato luogo a 59.480 provvedimenti amministrativi e 1.028 notizie di reato.
Inoltre i 38.914 controlli mirati per la verifica di aspetti igienico sanitari e merceologici effettuati dai Carabinieri per la tutela della salute (NAS) hanno evidenziato 12.321 non conformità.
L’attività del MIPAAF-ICQRF per il controllo della qualità merceologica e la lotta alle frodidei prodotti alimentari generici, da agricoltura biologica e di qualità regolamentata, ha comportato lo svolgimento di 25.974 controlli e l’analisi di campioni 6.259. Le irregolarità riscontrate hanno dato luogo a 59.480 provvedimenti amministrativi e 1.028 notizie di reato.
Nell’ambito delle proprie competenze per il contrasto alle frodi agroalimentari,le diverse forze di polizia giudiziaria hanno svolto le seguenti attività:
Le Capitanerie di Porto hanno espletato circa 17.504 verifiche lungo l’intera filiera dei prodotti ittici. Il Corpo delle Capitanerie di Porto nell’ambito della propria attività di vigilanza e controllo ha rilevato 2.635 illeciti relativi alla sicurezza alimentare.
I Carabinieri per le Politiche Agricole e Alimentari – NAC, attivi sull’agropirateria cioè la contraffazione dei prodotti agroalimentari, hanno controllato 586 imprese agricole e sequestrato oltre 720 mila chilogrammi di prodotti agroalimentari per un controvalore di oltre 4,5 milioni di euro.
Il Corpo Forestale dello Stato ha intensificato la lotta alla contraffazione dei prodotti agroalimentari a denominazione e indicazione di origine protetta e dei prodotti certificati made in Italy, con 8.486 controlli effettuati; 179 reati accertati; 1.589 illeciti amministrativi accertati e sanzionati.
Un importante apporto alla tutela del consumatore è rappresentato anche dall’attività svolta dalla Guardia di Finanza, che ha complessivamente sequestrato oltre 8.800 tonnellate di prodotti agroalimentari solidi e oltre 31 milioni di litri di generi alimentari liquidi, oggetto di frode commerciale e/o sofisticazione.
Il controllo alle frontiere svolto dagli uffici periferici del Ministero della Salute (PIF e USMAF), in coordinamento con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha comportato i seguenti controlli:
Nel 2015 sono state presentate all’importazione attraverso i Posti di Ispezione di Frontiera (PIF) 37.771 partite di prodotti di origine animale destinate al consumo umano. Tutte le partite presentate sono state sottoposte a controlli documentali e d’identità. Inoltre, per 17.699 partite sono stati effettuati controlli fisici e 1.846 sono state sottoposte a campionamento. Complessivamente, sono state respinte 135 partite.
I controlli ufficiali svolti dagli Uffici di Sanità Marittima Aerea di Frontiera (USMAF) hanno riguardato 139.975 partite di alimenti di origine non animale e materiali a contatto; tutte le merci sono state controllate dal punto di vista documentale; i controlli ispettivi sono stati 7.490 con 4.919 prelievi di campioni a scopi analitici; 351 sono stati i respingimenti.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha effettuato 18.003 controlli documentali e fisici su alimenti e bevande in importazione ed effettuato campioni analitici tramite i Laboratori chimici delle Dogane. Nello svolgimento delle attività di controllo, nell’anno 2015, 61.699 controlli hanno riguardato i bagagli a seguito dei passeggeri internazionali.