L’indagine di Prodeitalia tra diari, quaderni, astucci, libri e tasse da pagare
Settembre è il mese della riapertura delle scuole, messe da parte le valigie, per chi ha figli in età scolare è il momento di fare i conti con le inevitabili spese scolastiche. Recentemente, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato il costo del materiale scolastico registrando un aumento medio del +0,7% rispetto al 2016. Secondo la ricerca la spesa per il corredo passerà da 518 euro dello scorso anno a 522 euro di quest’anno, colpa soprattutto del costo di zaini e diari.
Con la crisi economica che ancora morde le famiglie, le spese che rincarano mettono a dura prova l’equilibrio già precario del bilancio di molti italiani. L’Osservatorio Prodeitalia (
http://www.prodeitalia.it/) ha realizzato un breve questionario che ha sottoposto a 100 famiglie assistite, proprio per comprendere meglio quali siano le voci di costo che gravano maggiormente e quali le soluzioni più efficaci da adottate. L’acquisto dei libri è, per il totale degli intervistati, la spesa che maggiormente preoccupa. In particolare. Nel caso, delle scuole elementari la voce più significativa (il 72 per cento) riguarda il corredo scolastico, zaini, diari, astucci, specialmente se di marca. Ci sono poi le famiglie (il 2,3 per cento) che dichiara di aver pagato almeno una volta in ritardo la retta per la mensa scolastica e, in generale, una famiglia su tre ha difficoltà a sostenere le spese scolastiche e a pagare le rate. Non manca chi (l’1,4 per cento delle famiglie) lo scorso anno ha rinunciato a presentare la domanda per i servizi scolastici integrativi come lo scuolabus, il corso di disegno o l’approfondimento di uno strumento musicale.
Alla luce dei dati che emergono dal questionario, Prodeitalia intende fornire qualche consiglio semplice ma pratico, per cercare di contenere il più possibile i costi. Per quanto riguarda l’acquisto dei libri, per esempio, non sempre è necessario comprarli nuovi, molti istituti offrono la possibilità di utilizzare libri usati e restituirli o riscattarli alla fine dell’anno scolastico. Oppure ci sono i mercatini dell’usato tradizionali e online attivi grazie anche a numerosi gruppi e pagine Facebook. Per quanto riguarda la cancelleria, grembiuli e accessori, vale sempre la regola del buon senso: esistono numerose soluzioni economiche, basta non formalizzarsi con le marche. Nei supermercati come nei mercati settimanali presenti in quasi tutte le città si può risparmiare fino al 30% per la cartolibreria (dati Codacons). Un altro consiglio è quello di non acquistare preventivamente: spesso la scorta di quaderni e penne non è conveniente come sembra piuttosto meglio rimandare e non farsi prendere con l’acqua alla gola della prima campanella. Un’ altra buona abitudine, sempre più diffusa fra le giovani mamme, è quella del baratto fra famiglie. Spesso infatti ci sono vestiti, grembiuli ma anche materiale di cancelleria acquistato in eccesso e rimasto negli armadi dei ragazzi. Basta organizzare delle giornate di scambio con gli altri genitori per cedere quello che a casa occupa spazio e ricevere in cambio cose più utili senza spendere un centesimo.