Si chiude l’Anno Internazionale dei legumi
Fonte: Fao
L’Anno Internazionale dei legumi (IYP) ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sui molti vantaggi dei legumi e incoraggiato la condivisione delle conoscenze e l’avvio di collaborazioni. Ma questi passi avanti devono essere ulteriormente rafforzati per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile stabiliti dalla comunità internazionale. Questo è stato il messaggio conclusivo alla cerimonia ufficiale di chiusura dell’Anno, che si è tenuta oggi in Burkina Faso promossa dalla FAO.
“E’ essenziale mantenere alto l’interesse suscitato”, ha dichiarato Maria-Helena Semedo, Vice Direttrice Generale della FAO nel suo intervento alla cerimonia di oggi. “Occorre avviare programmi di formazione sul valore dei legumi, in particolare rivolti agli studenti, agli agricoltori e agli addetti alla divulgazione agricola. Politiche e programmi dovrebbero concentrarsi maggiormente sui produttori di legumi, in particolare i piccoli agricoltori e i giovani. Si dovrebbero preservare e applicare le conoscenze e le pratiche agricole indigene e i legumi si dovrebbero includere nei programmi e nelle politiche nutrizionali”.
Il presidente del Burkina Faso, Roch Marc Christian Kaboré, ha dichiarato: “per affrontare al meglio il triplice problema della gestione della fertilità del suolo, della riduzione degli effetti negativi del cambio climatico e l’insicurezza alimentare, produrre e consumare legumi rappresenta un’ottima opportunità, soprattutto per le persone più vulnerabili”.
Semi commestibili essiccati delle leguminose, i legumi sono ricchi di minerali come ferro, zinco e acido folico. Dall’hummus ai falafel al Dahl, i legumi sono stati una parte importante della dieta di tutto il mondo per secoli.
Un alimento prezioso
Con lo slogan “Semi nutriente per un futuro sostenibile”, l’Anno Internazionale dei legumi è stato lanciato nel novembre 2015, e l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha nominato la FAO a guidarne l’attuazione. Da allora, si sono promossi collegamenti tra gli attori principali delle organizzazioni di agricoltori e del settore privato per facilitare lo scambio d’informazioni e il dialogo politico sulla produzione, il commercio e il consumo di legumi.
Responsabili politici e ricercatori hanno affrontato le questioni di fondo dei legumi in diversi consessi internazionali, e si sono istituite commissioni a livello nazionale. E’ stato creato un database tecnico, è stato pubblicato un libro di cucina con ricette di chef internazionali, e il sito web multilingue ufficiale dell’IYP, visitato da oltre mezzo milione di persone, ha promosso una ricca gamma di informazioni sui legumi.
Nel corso della cerimonia odierna, i sei ambasciatori speciali dell’IYP, rappresentati dal popolare chef della TV egiziana Magy Habib, sono stati ringraziati per la loro dedizione e per il loro importante contributo.
I legumi un aiuto potente per aiutare a eliminare la fame
I legumi sono un ingrediente prezioso per il raggiungimento del secondo Obiettivo che si prefigge di porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare e una migliore nutrizione, e promuovere l’agricoltura sostenibile.
Coltivare legumi favorisce l’adattamento e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico aggiungendo grandi quantità di benefico azoto al terreno richiedendo pochi fertilizzanti, aumentano la fertilità del suolo, migliorano i rendimenti, e contribuiscono ad un sistema alimentare più sostenibile.
In più i legumi hanno un’impronta idrica molto bassa rispetto ad altre fonti di proteine, possono essere coltivati in terreni molto poveri, e aiutano a ridurre il rischio di erosione impoverimento del suolo. Per gli agricoltori poveri, coltivare legumi contribuisce a creare un sostentamento stabile, un reddito aggiuntivo e una migliore nutrizione.
Produzione in aumento
Nell’insieme la produzione globale di legumi è stata in lento ma costante aumento. Nel 2014, ha raggiunto 77 milioni di tonnellate, una crescita di 21 milioni di tonnellate rispetto al 2001.
Anche in Burkina Faso, dove i legumi sono generalmente coltivati dalle donne, la produzione è in aumento. Il governo stima che quest’anno si produrranno 700.000 tonnellate di fagioli dall’occhio e 56.000 tonnellate di Bambara (o voandzou) – circa il 20 per cento in più rispetto allo scorso anno.
Anche se l’anno internazionale dei legumi si è adesso ufficialmente chiuso, è stato lanciato un forte appello affinché si mantenga vivo l’interesse verso questi preziosi alimenti e si continuino le attività. La FAO continuerà a lavorare con i governi e con i coltivatori di legumi per sostenere questi piccoli ma potenti alleati nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.